Stan Lee su Jerry Todd



Quando ero piccolo, c'era questa serie di libri per ragazzi, il cui protagonista si chiamava Jerry Todd. Somigliavano ai libri degli Hardy Boys, ma in più c'era molto umorismo, mescolato con l'avventura. E alla fine di ogni libro (in realtà all'inizio, nota del traduttore) venivano pubblicate le lettere dei lettori e le risposte dell'autore. Era tutto molto familiare e informale... Mi sembrava di conoscere davvero l'autore, e che a lui interessasse davvero quel che passava per la testa dei suoi lettori. Mi sembrava strano che all'epoca altre serie di libri non avessero riconosciuto le potenzialità di quell'idea e non avessero seguito la stessa strada. Non so se mi ricordavo davvero di quei libri quando anni dopo feci la Bullpen page (La pagina con le risposte alle lettere dei lettori nei fumetti Marvel, ndT) o se ne ero influenzato in modo inconscio, e solo poi mi sono reso conto di dove avevo preso l'idea. Ma ero certo che comunicare coi lettori in modo informale e affettuoso fosse la cosa giusta e naturale da fare.

Stan Lee, in Origin of the Bullpen Bulletin di Mark Gruenwald  su Marvel Age #119 (Marvel Comics, Dec. 1992), Traduzione mia.

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